Reddito di cittadinanza

SITUAZIONE INIZIALE

Dal recente Rapporto ISTAT, si evince che oltre 17 milioni di italiani sono a rischio povertà ed esclusione sociale. Per lungo tempo, alla sensibilità nei confronti del tema della povertà non ha mai corrisposto un adeguato impegno politico. Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, oggi in Italia ci sarebbero 1 milione 822 mila famiglie e 5 milioni e 40 mila individui in condizione di povertà assoluta, intendendo per “poveri assoluti” soggetti impossibilitati a vivere secondo uno standard di vita minimamente accettabile. Dati allarmanti che, rispetto al monitoraggio della povertà del nostro Paese, avviato dall’ISTAT nel 2005, sembrerebbero aver subito un incremento notevole nel corso degli ultimi anni. 

IL REDDITO DI CITTADINANZA

La misura che abbiamo proposto in risposta a tale emergenza sociale, e che rappresenta una delle principali battaglie del Movimento cinque stelle, è il Reddito di Cittadinanza. Con la legge 28 marzo 2019, n. 26, di conversione del decreto‐legge 28 gennaio 2019, n. 4., il Reddito di Cittadinanza ha trovato piena attuazione divenendo legge.
Concretamente si tratta di in una misura di sostegno economico riconosciuto per un periodo continuativo non superiore ai 18 mesi. Il godimento dello stesso, a differenza delle precedenti misure anti-povertà, è vincolato all’adesione ad un percorso personalizzato di accompagnamento al lavoro o di inclusione sociale. Si tratta espressamente di una misura di politica attiva del lavoro che, in un’ottica di inclusività, vuole avvicinare l’Italia ad un approccio al welfare già consolidato in molti altri Paesi europei. I beneficiari, infatti, avranno l’obbligo di sottoscrivere un Patto per il lavoro o, in caso di non collocabilità al lavoro, un Patto per l’inclusione sociale

  • Patto per il lavoro: i soggetti devono dichiarare immediata disponibilità al lavoro (DID), impegnarsi a seguire corsi di formazione, impegnarsi ad una ricerca attiva delle offerte di lavoro e ad accettare almeno una delle tre offerte di lavoro congrue. Quanto attiene il Patto per il lavoro è di competenza dei centri per l’impiego e delle agenzie di lavoro. 
  • Patto per l’inclusione sociale: i soggetti si rendono disponibili per lavori socialmente utili fino a 8 ore a settimana, si impegnano a rispettare le richieste di prevenzione e cura in campo sanitario. Tutte le attività connesse saranno prese in carico dai Comuni e dai Servizi sociali. 

Al fine di facilitare l’attivazione e la gestione dei Patti, sono state ideate due specifiche piattaforme di condivisione delle informazioni tra le Pubbliche Amministrazioni centrali e i servizi territoriali: il Sistema informativo unitario delle politiche del lavoro (Siupl) per il coordinamento dei centri per l’impiego, e il Sistema informativo unitario dei servizi sociali (Suiss) per il coordinamento dei Comuni.
Occorre specificare che il Rdc assume la denominazione di Pensione di cittadinanza, come misura di sostegno delle persone anziane, qualora il nucleo familiare del richiedente sia composto esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni.

PROGETTI UTILI ALLA COMUNITÀ

Il patto per l’inclusione può prevedere la partecipazione dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza a Progetti Utili alla Comunità (PUC), progetti gestiti dai Comuni che possono avvalersi dell’assistenza di enti del terzo settore o di altri enti pubblici. Le attività possono riguardare diversi ambiti (culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni) ma non saranno assimilabili ad attività di lavoro subordinato, parasubordinato o autonomo. I PUC comportano per il soggetto obbligato un impegno compatibile con le altre attività dallo stesso svolte (formazione, ricerca lavoro, etc.) e in ogni caso non inferiore ad otto ore settimanali, fino ad un massimo di sedici ore settimanali, previo accordo tra le parti. 

Per approfondimenti sui PUC si rimanda al testo del Decreto Ministeriale n. 149 del 22 ottobre 2019.

CRITERI PER L’ACCESSO AL BENEFICIO

Il sostegno economico viene erogato solo nei confronti di coloro che, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, posseggono determinati requisiti.
Con riferimento ai requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno, il richiedente deve essere:

  • maggiorenne;
  • cittadino italiano o dell’Unione Europea;
  • cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, o apolide in possesso di analogo permesso;
  • cittadino di Paesi terzi familiare di cittadino italiano o comunitario,  titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
  • residente in Italia da almeno 10 anni, da 2 anni in via continuativa;
  • titolare di protezione internazionale.

Con riferimento ai requisiti reddituali e patrimoniali, il richiedente deve possedere:

  • un valore ISEE dell’anno corrente inferiore a 9.360 euro;
  • un valore del patrimonio immobiliare in Italia e all’estero, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro;
  • un valore del patrimonio mobiliare non superiore a una soglia di 6.000 euro, incrementato in base al numero dei componenti della famiglia (fino a 10.000 euro), alla presenza di più figli (1.000 euro in più per ogni figlio oltre il secondo) o di componenti con disabilità (5.000 euro in più per ogni componente con disabilità e euro 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza);
  • un valore del reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Tale soglia è aumentata a 7.560 euro ai fini dell’accesso alla Pensione di cittadinanza. Se il nucleo familiare risiede in un’abitazione in affitto, la soglia è elevata a 9.360 euro.

I cittadini di Paesi extracomunitari, (ad eccezione dei cittadini aventi lo status di rifugiato politico, o impossibilitati oggettivamente ad acquisire la certificazione) dovranno presentare apposita certificazione prodotta dall’Autorità competente dello Stato estero.

Altri requisiti:

  • Nessun componente del nucleo familiare deve possedere autoveicoli immatricolati la prima volta nei 6 mesi antecedenti la richiesta, o autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc oppure motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei 2 anni antecedenti, navi e imbarcazioni da diporto
  • Il richiedente non deve essere sottoposto a misura cautelare personale, anche adottata a seguito di convalida dell’arresto o del fermo, nonché esser stato condannato in via definitiva, nei dieci anni precedenti la richiesta, per specifici reati
  • Il richiedente non deve essersi dimesso volontariamente e senza giusta causa dal lavoro
CARTA REDDITO DI CITTADINANZA

Il Reddito di Cittadinanza viene erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento elettronica che consente di:

  • acquistare ogni genere di beni di consumo e servizi ad eccezione di alcune specifiche categorie;
  • effettuare prelievi di contante entro un limite mensile di 100 euro per i nuclei familiari composti da un singolo individuo (incrementato in base al numero di componenti il nucleo);
  • effettuare un bonifico mensile SEPA/Postagiro in Ufficio Postale per pagare la rata dell’affitto, in favore del locatore indicato nel contratto di locazione, o la rata del mutuo all’intermediario che ha concesso il mutuo;
  • pagare tutte le utenze domestiche ed altri servizi quali, a titolo esemplificativo, le mense scolastiche, presso gli Uffici Postali (con bollettini o MAV postali) e presso tutti gli esercizi commerciali abilitati (tabaccai, i supermercati, bar, ecc.).

È vietato l’utilizzo del beneficio per giochi che comportano vincite in denaro nonché per l’acquisto di specifici beni o servizi (articoli di gioielleria, acquisti in club privati o presso gallerie d’arte, materiale pornografico, armi, navi, imbarcazioni da diporto, servizi portuali, servizi di trasferimento di denaro, servizi finanziari e creditizi, assicurativi); è conseguentemente inibito l’uso della Carta Rdc in servizi adibiti alla vendita di questi beni e servizi. L’utilizzo della Carta è inoltre vietato all’estero e per acquisti online. 

IMPORTO DEL BENEFICIO

L’ammontare del beneficio economico viene calcolato dall’INPS in base alla specifica situazione economica del nucleo familiare di ciascun soggetto che ne fa richiesta. Nel dettaglio, il beneficio si compone di due elementi: 

  • Integrazione del reddito familiare: fino ad un massimo di 6.000€ annui (in presenza di più componenti il reddito familiare viene moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza)
  • Integrazione del canone annuo di locazione: fino ad un massimo 3.360€ annui (nel caso di abitazioni di proprietà per le quali è stato contratto un mutuo l’integrazione giunge fino ad un massimo di 1.800€)

Lo scopo della misura è di garantire un reddito che possa garantire il superamento della soglia di povertà assoluta, fissata dall’ISTAT in 780 euro al mese a persona.

INCENTIVI PER L’IMPRESA E PER IL LAVORATORE

Con la legge 28 marzo 2019, n. 26, abbiamo creato diverse tipologie di incentivi sia per le imprese che assumono i beneficiari del Reddito di Cittadinanza a tempo pieno e indeterminato (anche in apprendistato) che per i beneficiari stessi che avviano attività imprenditoriali. Le principali disposizioni introdotte dalla norma in materia di agevolazioni sono le seguenti.

→ Esoneri contributivi per assunzioni di percettori del Reddito di Cittadinanza
Viene riconosciuto l’esonero del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a carico del datore di lavoro e del lavoratore, nei confronti del datore di lavoro privato che abbia comunicato all’ANPAL le disponibilità di posti vacanti nella sua impresa, manifestando inoltre la volontà di assumere su tali posti a tempo pieno e indeterminato (anche mediante contratto di apprendistato) beneficiari del Reddito di Cittadinanza. L’esonero viene disposto nel limite dell’importo mensile percepito dal lavoratore all’atto dell’assunzione e per un periodo pari alla differenza tra 18 mensilità e le mensilità già godute dal beneficiario stesso (per un importo non superiore a 780 euro mensili).

→ Il Patto di formazione
Può essere stipulato dagli enti di formazione presso i centri per l’impiego o i soggetti accreditati un Patto di formazione per garantire al beneficiario un percorso formativo o di riqualificazione professionale. Per questa ragione si può disporre il coinvolgimento di Università o enti pubblici di ricerca secondo i più alti standard di qualità della formazione. Il Patto può essere  stipulato anche dai fondi paritetici interprofessionali per la formazione continua, attraverso specifici avvisi pubblicati a seguito dell’accordo tra Stato e Regioni in sede di Conferenza unificata.

→  Incentivo per l’autoimprenditorialità
Per incentivare all’autoimprenditorialità abbiamo previsto la possibilità di ricevere un contributo una tantum pari a 6 mensilità del beneficio riconosciuto ai percettori del Reddito di Cittadinanza che avviano un’attività lavorativa o di impresa individuale o una società cooperativa entro i primi dodici mesi di fruizione del beneficio.

VIOLAZIONE OBBLIGHI E SANZIONI

Abbiamo previsto una serie di sanzioni penali e pecuniarie per le violazioni degli obblighi legati al reddito di cittadinanza.

  • Reclusione da 2 a 6 anni è prevista qualora il richiedente o beneficiario presenti dichiarazioni o documenti falsi o attestanti oppure ometta informazioni dovute e in caso di condanna in via definitiva è disposta la decadenza del beneficio con efficacia retroattiva e la restituzione di quanto indebitamente percepito
  • Reclusione da 1 a 3 anni è prevista nei casi in cui si ometta la comunicazione all’ente erogatore delle variazioni di reddito o patrimonio, nonché di altre informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio e in caso di condanna in via definitiva è disposta la decadenza del beneficio con efficacia retroattiva e la restituzione di quanto indebitamente percepito
  • Decadenza del sussidio è prevista nel caso in cui sussista la violazione di una delle regole del Patto del lavoro, in caso di mancato rispetto degli obblighi previsti dalla misura o qualora il soggetto venga trovato, nel corso delle attività ispettive svolte dalle competenti autorità, intento a svolgere attività di lavoro dipendente, senza averlo comunicato
RISULTATI OTTENUTI E STEP ATTUATIVI

Sulla base dei dati dell’Osservatorio statistico sul Reddito/Pensione di Cittadinanza, al 6 dicembre 2019, poco più di 890mila nuclei familiari sono beneficiari del reddito di cittadinanza, con oltre 2,3 milioni di persone che ne stanno usufruendo e un assegno medio mensile pari a 522 euro.