Anello ferroviario di Palermo, interpellanza al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Oggi alla Camera dei deputati il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha risposto ad una mia interpellanza depositata diversi mesi fa sulla realizzazione dell’anello ferroviario di Palermo.
A marzo 2018 i lavori dell’anello ferroviario di Palermo erano bloccati. Grazie ad un lavoro, spesso silenzioso, da oltre un anno i cantieri sono a regime e i lavori in superficie verranno completati nei prossimi mesi in tutta l’area tra Piazza Politeama e via Amari mentre in via Sicilia, per la natura stessa degli interventi, l’area resterà occupata fino alla conclusione, prevista prima della fine del 2022. Parallelamente abbiamo avviato l’iter per il completamento dell’anello ferroviario con un finanziamento di 100 milioni e un cronoprogramma che stiamo rispettando e che anzi stiamo riuscendo ad anticipare grazie alle nuove norme del decreto “semplificazioni”.
Inoltre sono contento di aver trovato sponda in RFI e Italferr rispetto all’idea di utilizzare gli interventi di realizzazione di infrastrutture come occasioni di riqualificazione urbana e di restituzione di aree per le comunità territoriali di riferimento. L’idea progettuale sul secondo stralcio che abbiamo presentato alla città qualche settimana fa e che interviene su tutta l’area da Piazza Lolli alla Stazione Notarbartolo va in questa direzione.
Questa interpellanza e la risposta da parte del Governo testimoniano una parte del percorso che stiamo portando avanti insieme a RFI e Italferr, che mi sento di ringraziare per la fattiva cooperazione.
Secondo la stessa logica ho depositato una ulteriore interpellanza per chiedere a RFI, per il tramite del Ministero, di procedere con una manifestazione d’interesse finalizzata a valorizzare l’area recuperata a seguito dell’interramento dei binari in prossimità della stazione San Lorenzo. Contemporaneamente chiederò la riconvocazione del tavolo col Comune di Palermo per la definizione e la consegna dell’area tra la fermata De Gasperi e quella San Lorenzo.
Dobbiamo creare sinergie con le comunità locali e cogliere in tal senso ogni occasione di spesa pubblica.