Strutture extra-alberghiere non imprenditoriali: primi passi in avanti
A giugno, dopo aver incontrato alcuni operatori del settore, mi ero impegnato a dare riscontro a questo tessuto produttivo molto vivace in Sicilia che, oltre a garantire un’opportunità di reddito a migliaia di famiglie, offre esperienze di ospitalità alternative che caratterizzano il nostro territorio. Per queste ragioni, con la collega deputata Lucia Scanu ho depositato una interrogazione al Ministro Franceschini, finalizzata a stimolare l’azione del Governo nazionale.
Con Leonardo Aldo Penna abbiamo inoltre fatto approvare un ordine del giorno che replica di fatto il contenuto dell’interrogazione, impegnando il Governo a promuovere “interlocuzioni con le regioni per stimolare iniziative complementari a quelle nazionali che possano tutelare, nella considerazione delle specificità territoriali di ricettività turistica, tale tipologia di strutture”.
Abbiamo anche ottenuto un primo piccolo risultato concreto con l’estensione, all’art. 125 del decreto “rilancio”, del credito d’imposta per la sanificazione e l’acquisto di dispositivi di protezione anche alle strutture ricettive extra-alberghiere a carattere non imprenditoriale a condizione che siano in possesso del codice identificativo previsto dall’art. 13-quater, comma 4 del decreto “crescita” (L. 58/2019). Sull’attuazione di questo articolo faremo un’azione di pressione.
In generale siamo convinti che tutto il settore ricettivo vada sostenuto nei prossimi mesi e spingeremo in questa direzione.
Le varie Istituzioni devono fare la loro parte ed è per questo che sto promuovendo un’azione a livello regionale col deputato Luigi Sunseri per vincolare la Regione ad azioni di sostegno al settore con le risorse sbloccate grazie al decreto “rilancio”.
Per maggiori approfondimenti si rimanda al testo dell’interrogazione parlamentare e al testo dell’ordine del giorno.