Elezioni europee e M5S
ELEZIONI EUROPEE: PERCHÈ VOTARE IL MOVIMENTO 5 STELLE
Ho lavorato per circa 6 anni al Parlamento Europeo e questo mi ha reso consapevole di come la realtà dell’UE che spesso riteniamo lontana da noi, sia invece fondamentale per il nostro futuro prossimo.
A ridosso di ogni elezione mi interrogo sulle motivazioni che mi portano a sostenere il Movimento 5 stelle. Spero che condividerle in pochi sintetici punti possa essere il mio contributo alle valutazioni di altri cittadini che nelle prossime settimane si troveranno a decidere se e come votare.
IL PNRR, L’ESEMPIO CONCRETO DEL NOSTRO RUOLO IN EUROPA
L’unione delle politiche monetarie avvenuta con l’istituzione dell’euro avrebbe dovuto portare con sé forme di unione delle politiche economiche. Eppure per tanti anni ci è stato detto che la condivisione di “debito comune” a livello europeo per colmare i gap tra i vari territori dell’UE era un’utopia, irraggiungibile. Quello che accadde in Grecia nel 2009 o il ricatto mediatico e politico sul MES sono emblematici in tal senso.
Poi nel 2020 il Presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte tenne al tavolo tutti i leader europee per giorni e notti fino a quando non ottenne il primo strumento di politica economica europea – il Next Generation EU – e per l’Italia poco meno di 200 miliardi per investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Risorse vincolate a transizione ecologica, rilancio del Mezzogiorno, sanità pubblica territoriale, innovazione, un vero e proprio manifesto della nostra idea di Paese e di Unione Europea.
Il Governo Meloni ha ottenuto come suo risultato nei mesi scorsi la riforma del Patto di Stabilità che costringerà l’Italia a tagli della spesa sociale e sanitaria per almeno 13 miliardi di euro l’anno.
L’UNIONE EUROPEA COME PROTAGONISTA GLOBALE DI PACE E DIRITTI
Ero alla Camera dei deputati quando venne votato nel marzo 2022 il primo invio di aiuti all’Ucraina, paese che aveva subìto un’aggressione e che andava sostenuto. L’indirizzo al Governo era chiaro: intraprendere ogni sforzo per essere protagonisti come Italia e come Unione Europea di una soluzione negoziale e diplomatica per bloccare la guerra a ridosso del nostro continente.
Da quel momento il M5S non ha votato più alcun decreto di aiuti all’Ucraina, riconoscendo come dannosa una strategia di escalation militare e l’assenza di concreti sforzi diplomatici, di mediazione, di interposizione, di dialogo tra le parti.
Il Governo attuale ha acuito ancor più questa posizione. Qualche settimana fa la Meloni ha dichiarato che “la pace si costruisce con la deterrenza”. Questa frase mi ha scosso ma vi ho colto un momento di ingenua sincerità: il Governo Meloni è convinto che la soluzione sia la corsa agli armamenti, come se i momenti bui delle guerre mondiali o della guerra fredda non fossero mai esistiti, non avessero lasciato alcun insegnamento nella loro tragicità. Per non parlare degli effetti immediati di tali politiche sulla spesa pubblica dei Paesi, con la distrazione di spesa sociale e per investimenti a favore della spesa militare.
L’Unione Europea è nata per rappresentare un polo forte di dialogo tra realtà che nel XX secolo si sono contrapposte – USA e Russia – e con tutti i Paesi emergenti e in via di sviluppo. Un polo di promozione della cultura dei diritti e dell’innovazione. Il Movimento 5 stelle porta in Europa questa visione di “pace attiva”.
GIUSEPPE CONTE NON PRENDE IN GIRO I CITTADINI (AL CONTRARIO DI MELONI, SCHLEIN & CO.)
A parte Salvini, debolissimo all’interno del suo partito, i leader delle principali forze politiche si stanno candidando capolista: la Meloni con Fratelli d’Italia, la Schlein col PD, Tajani con Forza Italia.
Stanno scientificamente prendendo in giro gli elettori perché nessuno/a di loro lascerà il proprio incarico attuale per andare al Parlamento Europeo, vogliono “raccattare” ogni singolo voto in maniera demagogica.
Giuseppe Conte non ha neanche tenuto in considerazione l’ipotesi di candidarsi perché non baratterebbe il consenso con l’onestà intellettuale e il rispetto nei confronti dei cittadini.
BISOGNA MANDARE UN MESSAGGIO POLITICO AL GOVERNO MELONI
Questo centrodestra in soli due anni di Governo ha smantellato ogni presidio sociale, sta depotenziando la sanità pubblica, sta portando avanti un disegno “leghista” di abbandono del Mezzogiorno con l’autonomia differenziata e una riforma istituzionale di tipo presidenziale sconquassata e piena di lacune. Il loro sguardo è rivolto agli interessi delle grandi imprese – esempio lampante la mancata tassazione degli extraprofitti bancari – mentre calpestano i lavoratori (subappalti a cascata che causano tragedie sul lavoro, opposizione a qualsiasi forma di salario minimo, rilancio dei contratti precari).
Non richiamo la storica battaglia del centrodestra contro la Magistratura che in realtà è una battaglia contro ogni indagine che riguardi la politica e i colletti bianchi. A ridosso delle europee sono state rilanciate le parole d’ordine “condono edilizio” e “svuota carceri”, prossimi piatti sul menù.
Queste persone stanno portando il Paese in una direzione di crescenti diseguaglianze (in termini economici e di diritti) e di disgregazione sociale e territoriale, senza alcuna prospettiva di futuro.