La Regione contribuisca al rilancio del cantiere navale di Palermo
Da circa un anno lavoro in sinergia con l’Autorità portuale e Fincantieri per rilanciare il cantiere navale di Palermo. Oggi ho scritto una lettera all’Assessore regionale per le attività produttive per avviare un tavolo e discutere su come la Regione può contribuire a questa fondamentale operazione. Da troppi anni sono fermi i 44 milioni di euro previsti nel Patto per la Sicilia e destinati ai bacini di proprietà della Regione. Di seguito il testo della lettera.
Egregio Assessore Turano,
l’operato sinergico degli ultimi 12 mesi tra Autorità portuale del Mare di Sicilia occidentale, Fincantieri e Stato sta regalando una concreta prospettiva di rilancio del cantiere navale di Palermo.
Il protocollo siglato a inizio 2019 tra Autorità portuale e Fincantieri e la recente pubblicazione della delibera CIPE n. 47 del 2019 che stanzia 39 milioni di euro ne sono le prove tangibili. A ciò si aggiungerà lo stanziamento di circa 80 milioni di euro da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la realizzazione del bacino di 150.000 t.p.l., nell’ambito del Fondo per gli investimenti delle Amministrazioni centrali, istituito con la legge di bilancio 2019. A tal proposito il decreto di riparto ha avuto già il parere delle Commissioni parlamentari competenti e si attende l’emanazione del decreto da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Sarebbe fondamentale se la Regione fornisse il proprio supporto a questa azione coordinata che porterà effetti benefici dal punto di vista occupazionale e produttivo, rilanciando il ruolo della Sicilia nella cantieristica del Mediterraneo.
Lo scorso 21 ottobre il C.G.A. ha accolto parzialmente il ricorso dell’A.T.I. Cimolai – Metalmeccanica Agrigentina con riferimento agli interventi di ristrutturazione sui bacini di carenaggio di proprietà della Regione, condannando la stessa ad un risarcimento nei confronti delle imprese, senza che queste realizzino alcun intervento. Potremmo trasformare una criticità in una occasione.
Pertanto, in un’ottica di leale cooperazione istituzionale e nel superiore interesse della nostra terra, Le chiedo la disponibilità a partecipare ad un tavolo di lavoro con l’Autorità Portuale per pianificare gli interventi sui bacini di carenaggio di proprietà della Regione, coerentemente col progetto di rilancio già in essere.
Il medesimo tavolo sarebbe funzionale ad individuare le modalità per trasferire la competenza di tali interventi e dei 44 milioni di euro previsti dal Patto per il sud, all’Autorità portuale, elaborando anche soluzioni che possano garantire un ristoro alla Regione per la quale, ad oggi, questi bacini hanno solo rappresentato un problema irrisolto.
Un siffatto approccio garantirebbe una pianificazione e una esecuzione degli interventi in maniera rapida, coordinata ed efficace, con un’unica cabina di regia.
Ho acquisito una iniziale disponibilità da parte del Presidente Monti per ogni interlocuzione con la Regione utile al rilancio del cantiere.
Mi ritenga a completa disposizione per cooperare a livello istituzionale per il raggiungimento di questo ambizioso progetto di rilancio del cantiere navale che deve vederci tutti dalla stessa parte.
La ringrazio anticipatamente per la disponibilità e resto in attesa di un Suo cortese riscontro.
Distinti saluti,
Adriano Varrica – Deputato nazionale