Le bugie di Musumeci su viale Regione Siciliana
Oggi il presidente della Regione – speriamo ancora per poco – Musumeci é andato al cantiere del tappo di viale Regione Siciliana insieme a Lagalla.
Quando chi amministra, recandosi appositamente in un cantiere, rilascia delle dichiarazioni non vere le opzioni sono due: o non si è informato sull’argomento o vuole deliberatamente distorcere la realtà per fare propaganda e prendere in giro i cittadini. In entrambi i casi testimonia mediocrità.
Secondo Musumeci la Regione su questo cantiere:
- non aveva alcuna responsabilità
- sarebbe intervenuta a febbraio 2022 per sbloccarlo
- avrebbe assicurato il finanziamento
- il duo Musumeci&Lagalla oggi sarebbe riuscito a strappare all’impresa la conclusione dei lavori entro fine settembre.
Facciamo chiarezza punto per punto.
Il ritardo di anni è legato al rimpallo di responsabilità tra Comune e Regione che aveva portato ad uno stallo totale fino a giugno 2021.
Entrambi gli enti erano completamente fermi e disinteressati al cantiere.
Questo stallo venne interrotto su mia iniziativa quando nel giugno 2021 convocai un tavolo tra il Commissario per il dissesto idrogeologico e il Comune, proponendo la convenzione e portando le risorse nazionali necessarie (a seguito di mio emendamento in Parlamento).
Queste non sono parole (come quelle di Musumeci). Ci sono le note protocollate in Regione e al Comune e gli atti in Parlamento.
In sintesi:
- la Regione era corresponsabile di questo intervento e ha litigato per quasi un anno col Comune per chi dovesse mettere i soldi.
- La Regione non ha avuto alcun approccio proattivo nello sbloccare la vicenda, ma ha dato seguito alle pressioni, alle iniziative e alle soluzioni del sottoscritto.
- La Regione non ha garantito alcun finanziamento (della cui individuazione mi sono fatto carico).
- Musumeci e Lagalla non sono riusciti a strappare alcunché all’impresa che qualche giorno fa mi aveva addirittura garantito una chiusura dei lavori ad agosto. In pratica le hanno consentito un ulteriore ritardo.
Se questo è l’inizio di Lagalla…
Mi sembra ci sia poco da esultare. Come Istituzioni dovremmo solo vergognarci per questi ritardi e riaprire silenziosamente la strada. Sarebbe meno del nostro dovere.