Ponte Oreto: chiarimenti sui lavori di messa in sicurezza
Oggi ho appreso dai giornali che la prossima primavera l’Amministrazione comunale avvierà i lavori di restauro e manutenzione straordinaria del Ponte Oreto dalla durata complessiva di circa due anni.
Viene affermato che il progetto esecutivo verrà concluso entro aprile, mentre già a febbraio avranno inizio i primi lavori, con il rifacimento degli attraversamenti pedonali e la messa in sicurezza dei marciapiedi.
Fermo restando che resto sempre un “tifoso” della città, è mio dovere fare chiarezza sugli iter amministrativi e sulle eventuali responsabilità politiche.
Nel giugno 2020, quando avevo promosso il coinvolgimento di ANAS per il Ponte Corleone, nella convenzione siglata dal Comune di Palermo feci inserire altre due opere che ritengo fondamentali per la nostra città: la messa in sicurezza del Ponte Oreto e la realizzazione dello svincolo Perpignano. La convenzione attuativa tra ANAS e Comune di Palermo venne poi siglata ad ottobre 2021.
Quando l’Amministrazione Lagalla entrò in carica decise di non utilizzare la convenzione con ANAS, che a luglio 2022 aveva già individuato i progettisti. In pratica questa mossa dell’attuale Amministrazione comunale ha comportato un ritardo di oltre un anno e mezzo; se avessero continuato il percorso che avevamo finalizzato con Provveditorato opere pubbliche e ANAS oggi mancherebbe qualche mese alla conclusione dei lavori e il Comune di Palermo non impiegherebbe proprio personale su questo complesso intervento.
Abbiamo pure perplessità sullo strumento contrattuale utilizzato dal Comune di Palermo – l’accordo quadro – che, come scrive l’Autorità Nazionale Anticorruzione “è più idoneo per gli appalti che rispondono ad esigenze consolidate, ripetute nel tempo, il cui numero, così come l’esatto momento del loro verificarsi, non sia noto in anticipo”. Siamo qui in presenza di un opera puntuale di messa in sicurezza straordinaria e restauro del ponte.
Chiaramente l’Amministrazione Lagalla si assume la responsabilità delle proprie decisioni politiche e amministrative. Insieme al consigliere comunale Antonino Randazzo e al consigliere di terza circoscrizione Saverio Bruschetta continueremo a monitorare lo stato di avanzamento del cronoprogramma che è stato annunciato, dovendo però sottolineare che, qualora venisse integralmente rispettato, porterebbe ad un ritardo di un anno e mezzo rispetto alla soluzione amministrativa che avevamo realizzato.
Che peccato.
In foto, uno dei sopralluoghi effettuati presso la struttura